Counseling: il termine è di oscura origine, ma fa riferimento a una modalità di relazione nella quale il counselor si prende cura di una persona con un approccio non direttivo, non autoritario, non prescrittivo, ma fondato sull'ascolto, sulla comunicazione empatica, e rivolto a migliorare la qualità della vita della persona facendo leva principalmente sulle sue risorse interiori.
Quindi, seppur nato e sviluppato all'interno di quel movimento di idee noto come "psicologia umanistica", il counseling in sé non è una forma di pratica psicologica o psicoterapeutica, ma una modalità di porsi in reazione col prossimo, che si richiama ai principi psicologici della Scienza della Comunicazione, e non necessariamente alla sua applicazione in ambito cinico.
I principi del Counseling sono (o dovrebbero essere applicati da chiunque si ponga in relazione col prossimo, sia nella vita privata e quotidiana, sia in quella professionale. Essi sono utilizzati da chiunque sappia condurre una relazione in maniera efficace: applica il conseling l'avvocato, il commercialista, chiunque si occupi di vendita, l'allenatore, il personal trainer, l'assistente sociale e qualsiasi insegnante di qualsiasi disciplina.
Il termine counseling è stato utilizzato per finalità commerciali e di promozione dell'abusivismo, allo scopo di costruire una professione che svolgesse compiti di chiara e inequivocabile competenza psicologica, ma che non fossero destinati alla cura di patologie psichiche gravi. In questo senso il termine è ingannevole, come dimostra il fatto che la maggior parte delle scuole di counseling si richiamano anche nel nome a precisi indirizzi delle scuole di psicoterapia: junghiano, sistemico-relazionale, gestaltico, adleriano, ecc.
Counseling psicologico: il counseling viene commercialmente inteso come una professione che pretende di poter essere dichiarata autonoma rispetto a quella psicologica, ma che , in realtà, si fonda sui capisaldi della psicologia: psicopatologia, psicodiagnosi e psicoterapia, sullo studio delle etichette diagnostiche psichiatriche del DSM, ma, semplicemente nella loro versione superficiale, rapida e ridotta, perchè appresa al di fuori dell'ambito accademico e insegnata a persone prove di competenza e abilitazione alla pratica psicologica. Quindi, terapisti abusivi.
Quello che viene abitualmente insegnato come counseling non è una professione autonoma, ma una modalità di approccio utilizzabile solo in ambito clinico, all'interno di una terapia riservata solo a psicologi e psicoterapeuti abilitati, attraverso la quale il professionista adotta uno stile relazionale e comunicativo ispirato ai principi della psicologia umanistica. Il counseling psicologico nasce in ambito psicologico clinico e si fonda sui principi e sui metodi della psicologia, utilizza tecniche proprie dello psicologo e il suo scopo è la cura psicologica di condizioni di disagio psichico. Non può essere praticato, sotto l'etichetta ingannevole di "counseling" da chi non è psicologo o psicoterapeuta abilitato.
Counseling psicobiologico: si tratta di una professione e una disciplina autonome, ispirato ai principi umanistici del counseling ma fondata sull'impianto teorico, il metodo, le tecniche e con obiettivi che si richiamano alla Psicobiologia del comportamento umano e alle Scienze della comunicazione, e non alla psicologia clinica.
Il counseling psicobiologico si occupa della persona nella sua globalità allo scopo di promuoverne il benessere e la crescita spirituale, e senza alcun riferimento a diagnosi, terapia e tecniche psicologiche di intervento.
Il suo scopo non è quello della cura del disagio psichico o di disturbi psicologici lievi, ma quello del miglioramento della qualità della vita attraverso l'informazione e la consulenza scientifica in materia di benessere, a partire dai principi fondamentali dell'alimentazione psicosomatica, alle tecniche di respirazione, di rilassamento, di meditazione, yoga e contemplazione, l'attività fisica, la cura e lo sviluppo delle abilità mentali, il miglioramento della capacità di fruire dell'arte, anche attivamente e creativamente, con una attenzione particolare agli aspetti filosofici e spirituali dell'esistenza.
Tutto questo, evidentemente, è estraneo sia alla formazione accademica in Psicologia, sia a quella del counseling tradizionale e psicologico.
Quindi, a differenza di quello psicologico tradizionale, il counseling psicobiologico è una professione autonoma e non viola le competenze di altre categorie professionali.