A nostra insaputa, in quanto membri di questa allegra combriccola che condivide la passione per questa pseudoscienza, ci si è aperto un mondo popolato di individui che si scambiano informazioni senza sapere di cosa stanno parlando, senza scopo e senza motivo, ma solo per passare il tempo.
Almeno questa è l’impressione che si ricava leggendo le affermazioni di personaggi che si vantano con orgoglio di essere free vax, che credono nel complotto organizzato dai poteri forti tramite il 5G e che si scambiano fotografie di iridi chiedendosi reciprocamente un parere diagnostico. Ognuno dice la sua, senza mai appoggiarsi a una sola evidenza scientifica seria, e qualcuno si azzarda persino, dopo l’individuazione del nome del segno irideo, a formulare una prescrizione terapeutica ( “bisogna assumere gemmoderivato di rosmarino”) senza spiegare perché mai bisognerebbe farlo e che cosa mai significhi davvero quel segno.

Nel film "Bianca" Nanni Moretti illustrava una forma di analisi diagnostica la cui affidabilità è paragonabile a quella dell'iridologia, ossia la scarpologia.  Semplicemente, egli valutava le persone sulla base delle scarpe che indossavano. In effetti, un collegamento con certi aspetti della personalità è possibile, ma l'affidabilità del metodo è nulla se non si accompagna a una valutazione globale della persona, specialmente tramite colloqui professionali approfonditi. Il fatto è che gli iridologi non hanno neppure le competenze per svolgere con professionalità questi colloqui, nè di tipo medico, nè di tipo psicologico, e quindi si divertono a formulare giudizi sulle persone sulla base delle loro impressioni personali, e basta.


Quello che più ci sorprende è che questi straordinari ricercatori dell’inutile, passando per il futile, non sembrano neppure consapevoli di quale sia lo scopo della loro attività: se si tratta davvero di attività diagnostica, poiché non si tratta di medici, sarebbero tutti passibili di denuncia per esercizio abusivo della professione medica (ma poiché fanno i diagnosti per hobby, a tempo perso, non danno nell’occhio).
Il fatto è che solo una combriccola di perdigiorno può scambiarsi valutazioni diagnostiche senza cercare di dare ad esse un significato e costruire, quindi, un sistema di semeiotica medica alternativa affidabile. Invece, ognuno dice la sua senza costruire nulla di definitivo e non esiste un solo segno che non lasci spazio  a innumerevoli interpretazioni diverse (come è sempre avvenuto, infatti, dalla nascita dell’iridologia un secolo e mezzo fa).
Se, invece, essi non ritengono che l’iridologia abbia una finalità diagnostica, non si capisce per quale motivo essi si chiedano reciprocamente quale possa essere il significato dei vari segni che riscontrano fotografando le iridi della gente: infatti, se si esclude la finalità diagnostica, non si riesce a comprendere dai loro commenti a cosa mai possa servire dare un nome a un segno irideo. L’unica risposta è che questi simpatici personaggi, iridologi nel tempo libero, si divertano un mondo a immaginarsi medici alternativi, fantasticando sull’esistenza di squilibri energetici che sarebbero ricollegati ai segni iridei. Ma anche qua, essi non sanno spiegare neppure a se stessi che cosa mai siano questi squilibri energetici, a che cosa mai possa servire individuarli tramite i segni dell’iride, in cosa si distinguano da alterazioni dello stato di salute e perché mai si dovrebbe intervenire su di essi, se non sono segni patologici.

 Insomma, forse più che di squilibri energetici, potrebbero occuparsi più proficuamente di squilibri mentali, dei quali essi sembrano fornire un ampia e variegata casistica.