Per il cosiddetto "operatore olistico" la lettura dell’aura serve a "conoscere lo stato di salute energetico della persona, i suoi blocchi a livello del corpo eterico, emozionale, mentale e spirituale".
L’energia che è oggetto della attività dei terapeuti energetici tradizionali è concepita solo ed esclusivamente nella sua modalità di "funzionamento" alterata o squilibrata. Altrimenti, essa non desta il minimo interesse.

Allo stesso modo, tutte le pratiche di respirazione, di rilassamento, di ginnastica, a cominciare da yoga e arti marziali come il Thai Chi, per non parlare di tutti gli aspetti dello stile di vita a cominciare da alimentazione, attività fisica, sviluppo cognitivo e crescita spirituale,  non hanno tanto lo scopo di promuovere il benessere e la felicità della persona, ma solo quello di ripulire aura e chakra,  di riequilibrare squilibri o intervenire su blocchi energetici. 

L’atteggiamento dell'operatore olistico è proprio quello dell'operatore, ossia di colui o colei che esegue operazioni che sono state impostate da altri, e di cui non conosce il significato,  e che servono  a ricercare solo ed esclusivamente il male (ossia lo squilibrio) nella persona, anziché ricercare il bene. Limitandosi a a porre riparo o rimedio al danno individuato, il loro compito può essere utile, ma non costruisce niente, non sviluppa nessuna capacità o abilità, non produce progresso nè conoscenza. 

 Non si comprende, quindi, quale contributo possa dare questo tipo di approccio terapeutico, dal momento che è del tutto sovrapponibile a quello dato dalla pratica medico-scientifica. In entrambi i casi manca l'interesse per la promozione della salute e del benessere, cui le discipline energetiche dovrebbero essere dedicate.