La modalità di organizzazione del pensiero, di tipo magico infantile, che caratterizza omeopati e seguaci delle innumerevoli medicine alternative è particolarmente sensibile a tutti i temi che aprano orizzonti misteriosi, ancora ignoti alla scienza, rispetto ai quali essi possano fornire interpretazioni di tipo dogmatico e ideologico prive di senso ma confortevoli sul piano psicologico.
Purtroppo, essi non si rendono conto che, ferma restando la possibilità che in futuro possa essere utilizzato il principio per cui tutto ciò che ci circonda acquisisce memoria degli eventi con cui è venuto in contatto, non è possibile, oggi, utilizzare l'ipotesi della memoria dell'acqua per sostenere i propri interessi economici (nel caso delle aziende di produzione di rimedi omeopatici) o professionali (nel caso dei guaritori).
È ovvio anche per un bambino, infatti, che se davvero l'acqua avesse una memoria, essa si riferirebbe a tutti gli eventi con i quali è venuta in contatto e ciò, naturalmente, riguarderebbe anche gli atomi e le particelle subatomiche di cui è composta. Sfruttare l'idea della memoria dell'acqua per giustificare esclusivamente il fatto che essa possa conservare e trasferire ciò che vorremmo ci fosse utile (il principio attivo di un farmaco, per esempio) un'operazione o stupida o ignobile. Stupida, perché prende in considerazione solo ed esclusivamente l'evento che interessa al sostenitore di questa idea, e non tutti gli eventi precedenti (salvo che si possa dimostrare che l'acqua ha sì una memoria, ma la perde anche molto facilmente e tende a ricordare soltanto ciò che noi vogliamo che ricordi); ignobile, perché sfrutta questa idea totalmente priva di dimostrazione scientifica circondandola di un'aura di scientificità attraverso riferimenti a esperimenti privi di validità e di conferme scientifiche, ed esclusivamente per supportare operazioni commerciali di vendita di prodotti illusori e ingannevoli per la cura di patologie.
Basta riflettere (operazione non certo facile e abituale per i seguaci e i sostenitori dell'omeopatia) sulla seguente immagine :