Coloro che cadono in queste trappole commerciali sono ingannati e indotti a credere di poter svolgere l'attività di psicologo solo grazie al "trucco" di definirsi" counselor" e dichiarando di non volersi occupare di disturbi psichici (come in realtà sono educati a fare, perchè la loro formazione non prevede una impostazione rivolta solo alla promozione del benessere).
In particolare, si osservi come l'impostazione di una scuola di counseling secondo indirizzi propri della psicoterapia (ad indirizzo gestaltico, sistemico-relazionale, psicodinamico, ecc.) indica già che la scuola sta insegnando a persone prive di abilitazione a svolgere l'attività di psicoterapia, non essendo il counseling legato agli stessi indirizzi propri di scuole di psicoterapia, ma piuttosto a una filosofia di vita estranea alla cura di disturbi psichici.
Il fatto che una scuola insegni a gestire alterazioni della salute psichica secondo le indicazioni del DSM-5 (il manuale diagnostico statistico usato da psichiatri e psicoterapeuti), e a riconoscere tramite diagnosi differenziale i diversi disturbi psichici, per poi intervenire su di essi, è segno che essa sta istigando all'esercizio abusivo della professione di psicologo, ma facendo credere ai suoi allievi che tale attività sia una semplice attività di counseling.
Il fatto che una scuola di counseling richieda, per rilasciare il Diploma, un certo numero di ore di analisi psicologica individuale effettuata da uno psicologo, è un altro segno evidente che la scuola sta utilizzando la stessa formazione che la legge riserva solo agli psicologi abilitati, formazione che è di esclusiva competenza delle scuole di psicoterapia per psicologi.
Naturalmente, tutto ciò è estraneo alla formazione del counseling che opera in ambito sociale e culturale, per la promozione del benessere, il quale è legittimamente insegnato da altre scuole, tra le quali spiccano la scuola di Counseling psicobiologico e quella di Counseling filosofico (fondate su contenuti propri e non psicologici).