PAGINA DI CONFRONTO

Differenze tra il corso di Naturopatia Scientifica e di Naturopatia Olistica

I due corsi ed i Diplomi finali che essi conferiscono hanno la medesima validità. A differenziarli è l'approccio con il quale vengono trattate le materie oggetto del corso.

Il corso di Naturopatia Scientifica, riservato a coloro che possiedono una laurea magistrale in materie scientifiche, presuppone il possesso di numerosi prerequisiti, necessari per affrontare la trattazione tecnica e l'approccio scientifico delle dispense.

Il corso di Naturopatia Olistica, invece, non richiede specifici titoli di studio per accedervi ed è stato appositamente elaborato per rivolgersi a tutti, offrendo un approccio olistico e spiegazioni meno tecniche, ma altrettanto approfondite, di tutte le materie oggetto del corso.

Naturopatia Scientifica

380€ per ogni modulo
5 moduli
Riservato ai laureati in materie scientifiche
Approccio scientifico
Interamente online

Naturopatia Olistica

380€ per ogni modulo
5 moduli
Non richiede titoli pregressi per accedervi
Approccio olistico
Interamente online

Naturopatia Scientifica

380€ per ogni modulo
4 moduli
Riservato ai laureati in materie scientifiche
Approccio scientifico
Interamente online

Naturopatia Olistica

380€ per ogni modulo
5 moduli
Non richiede titoli pregressi per accedervi
Approccio olistico
Interamente online

Approccio

La differenza fondamentale tra le due scuole sta nel livello di approfondimento relativamente a nozioni, concetti e contenuti delle lezioni riguardanti la spiegazione scientifica dei processi e dei fenomeni descritti.

Nella Scuola di Naturopatia Scientifica, dedicata a laureati in materie scientifiche e sanitarie, le nozioni e le conoscenze di base che riguardano il pensiero, il metodo e la metodologia della ricerca scientifica sono date per scontate e quindi sono solo richiamate per comodità dell’allievo.
Nella Scuola di Naturopatia Olistica, invece, queste nozioni e conoscenze di base sono spiegate e illustrate con maggiore approfondimento.

guida alla scelta del corso di naturopatia online

Differenze

L’altra fondamentale differenza sta nel fatto che la Scuola di Naturopatia olistica amplia e approfondisce l’insegnamento per quanto riguarda tutti i principi, i contenuti, gli scopi, i metodi e le tecniche proprie delle medicine alternative e delle discipline “olistiche”, fornendone una panoramica che spiega, su basi scientifiche, quale sia l’approccio, pienamente condivisibile sul piano filosofico, a una visione olistica oltre che scientifica della realtà.

Al tempo stesso le lezioni illustrano quali siano i loro limiti, le controindicazioni e i motivi per qui quali esse non vanno mai applicate all’interno del trattamento naturopatico quando si basano sul pensiero magico e sull’illusione ed escludono la piena consapevolezza e partecipazione attiva del cliente nel loro utilizzo.

Si intende che anche la Scuola di Naturopatia Olistica, quindi, nonostante illustri con un approccio olistico gli aspetti filosofici e spirituali di queste discipline, si fonda pur sempre su pensiero e metodo scientifico di analisi della realtà, e insegna, di conseguenza, come la strada per promuovere salute e benessere richieda un impegno attivo e consapevole del cliente, il quale deve essere correttamente formato dal Consulente in Naturopatia in modo da non cadere nell’illusione dell’efficacia della maggior parte delle medicine alternative e delle cosiddette discipline olistiche, sottolinenando invece anch’essa la necessità di rifiutare il ricorso a cure pseudo-mediche alternative prive di fondamento scientifico e di efficacia scientificamente dimostrata.

    • Diventare Counselor

      In questo articolo facciamo chiarezza sul percorso per diventare Counselor ad indirizzo psicobiologico, tramite il percorso di studi proposto dalla scuola SSCP, certificata da UNIPSI e riconosciuta dalla Federazione Italiana Counseling, il quale consente il libero, competente e legittimo esercizio dell'attività di counselor con partita IVA a norma degli articoli 2222 seguenti del codice civile.  La consulenza psicobiologica è rivolta alla promozione del benessere e alla ricerca della qualità della vita, e si fonda su impianto teorico, metodo, contenuto, scopi elaborati dal Comitato scientifico di UNIPSI.

      Posso esercitare l'attività di Counselor in Italia?

      Non esiste, contrariamente a quanto alcuni psicologi vorrebbero far credere, un diritto esclusivo riservato dalla legge agli psicologi (e un conseguente divieto a tutte le altre categorie professionali) di occuparsi del benessere delle persone.

      Tanto più che esso si realizza impegnandosi attivamente per seguire uno stile dei vita attivo e sano tramite la cura del corpo (alimentazione, sonno corretto, attività fisica) della mente (studio, ricerca scientifica, pratica artistica) e dello spirito (riflessione filosofica applicata alla vita quotidiana), le quali sono tutte attività estranee alla formazione accademica degli psicologi i quali, invece, si occupano di diagnosi, cura del disagio esistenziale, sociale o psicologico, di disturbi mentali e di ripristinare la salute mentale perduta, non certo di migliorarla e mantenerla tramite una consulenza sullo stile di vita.

      In altre parole, gli psicologi rivendicano il loro diritto esclusivo alla cura del benessere, ma non hanno mai studiato in che cosa essa consista e non sanno come realizzarla, mentre sono ferratissimi nella psicodiagnosi e nella psicopatologia, ponendosi al di fuori dell’ambito educativo e formativo della ricerca del benessere, e collocandosi in quello sanitario della cura delle malattie.

      Il Counseling Psicobiologico

      Il Counseling psicobiologico non si fonda su contenuti della psicologia clinica, non ha nessun interesse alla formulazione di diagnosi e tantomeno di cura di patologie e disturbi di qualsiasi tipo, essendo esclusivamente rivolto alla cura del benessere, in maniera autonoma e totalmente estranea all'ambito medico, psicologico, clinico e sanitario.

      Il counseling tradizionale, invece, questo sì, si fonda sulla psicologia clinica e sulla psicopatologia ed è un approccio riservato agli psicologi. Tutto l’insegnamento delle scuole commerciali di counseling psicologico si fonda sullo studio delle basi elementari della psicologia generale, dello sviluppo e della psicologia clinica, sulla diagnostica basata sulle categorie patologiche delineate dal DSM-5, sull’uso di strumenti diagnostici e terapeutici di competenza esclusiva degli psicologi.
      Come le facoltà di psicologia e le scuole di specializzazione per psicoterapeuti, anche le scuole di counseling psicologico ignorano totalmente lo studio approfondito (svolto dalle nostre scuole) su tutti gli aspetti della vita delle persone che la rendono degna di essere vissuta, come l’amicizia, l’amore, il rispetto per l’ambiente, la cura di sé e del prossimo su basi rigorosamente scientifiche.

      Per questo gli psicologi dovrebbero contrastare l’insegnamento e la pratica commerciale del counseling psicologico, in quanto essa viola effettivamente le competenze degli psicologi. Esso è nato per esigenze commerciali, ossia per sfruttare l’ingenuità delle innumerevoli persone che avrebbero volto studiare psicologia ma per vari motivi non hanno potuto realizzare questo sogno. Le scuole di counseling psicologico tradizionale assolvono questo compito facendo credere che il counseling da esse insegnato sia una forma annacquata, ridotta e facilitata della psicoterapia, e come tale praticabile anche da chi non è psicologo. Falso, naturalmente, perché esso si limita a proporre ai suoi sprovveduti aspiranti psicologi di serie “B” a svolgere alcune attività (queste sì, riservate dalla legge agli psicologi), ma senza la necessaria preparazione e competenza.

      Per questo motivo il counseling psicobiologico, quello filosofico e quello olistico devono rivendicare una loro totale autonomia rispetto alla psicologia, la psicoterapia e il counseling psicologico e la piena legittimità della loro attività di educazione, consulenza e formazione per il benessere.

      Il Counseling Psicobiologico si fonda sulla Psicobiologia del comportamento umano, e non è un semplice approccio, ma una disciplina su rigorose basi scientifiche e una libera attività professionale che si fonda sulla formazione e  sulla consulenza in materia di stile e qualità della vita.

      Non esistono, e affermare il contrario costituisce pubblicità ingannevole o vera e propria truffa, percorsi preferenziali offerti da scuole di Counseling e relative ad associazioni di categoria che abilitino all'esercizio di questa professione e i cui titoli costituiscano presupposto necessario per l'esercizio dell'attività di counselor.

      Non esiste neppure l'obbligo, per frequentare una scuola di counseling ed esercitare tale attività, del possesso di un titolo di laurea triennale e tantomeno l'obbligo, l'opportunità e l'utilità di assistere a lezioni in presenza in aula. Ogni affermazione che induca credere a questo dato falso sarà perseguita per legge.

      La Legge N°4 del 2013:

      La legge n° 4 del 2013, nata per regolamentare l'attività di categorie professionali come gli amministratori di condominio, esperti e tecnici in ecologia ambientale, ecc., è stata abilmente sfruttata da naturopati, guaritori e counselor per fornire al pubblico una illusoria forma di legittimazione. Essa non regolamenta nessuna attività professionale, ma lascia libere le associazioni di definire i criteri di appartenenza ad esse, ai fini dell'attività professionale, e quindi rende il panorama del Counseling ancora più confuso di quello precedente. In esso decine di associazioni di categoria, ognuna in maniera autonoma e in contrasto con le altre, proponevano, e propongono, il loro indirizzo e le loro regole ai fini dell'esercizio dell'attività di Counseling. Se questa fosse davvero legislativamente regolamentata, non esisterebbero così tante associazioni di categoria e il Counseling avrebbe una sua definizione fondamentalmente univoca.

      La Scuola di Counseling online:

      Se si desidera apprendere le competenze del counseling psicobiologico, l'offerta formativa della Scuola SSCP è la più autorevole, per l'impianto teorico originale e autonomo delle sue scuole, oltre che la più economica, in quanto gestita da una associazione culturale di ricerca scientifica senza scopo di lucro. 

      La Scuola Superiore SSCP permette di conseguire il diploma di counselor ad indirizzo psicobiologico (Monte ore certificato pari a 1800, in conformità con i requisiti richiesti per l'accreditamento da parte della Federazione Italiana Counseling). 

      Lo studio si svolge su materiale didattico appositamente redatto per la formazione a distanza delle nostre scuole, ed è il più corposo, approfondito e completo a livello europeo, essendo costituito, come richiedono le Linee guida europee, di manuali e testi di livello universitario esclusivi per un totale superiore a 6000 pagine totali. Tutto il materiale didattico è incluso, resta in possesso dell'allievo per sempre ed è interamente consultabile tramite il Piano di studi del corso pubblicato sul sito della Scuola Superiore SSCP.

      Il corso è composto da 4 moduli, ognuno dei quali ha un costo di € 380, senza mai altre spese.

      Tutto il percorso si svolge interamente a distanza. Le scuole certificate UNIPSI sono le uniche a fornire un monte ore totale superiore a 1800, a un costo enormemente inferiore a quello proposto dalle scuole di Counseling in circolazione, con tempi molto più ridotti.

      Il percorso didattico e formativo è costituito di materiale didattico in forma di dispense, manuali, testi scientifici, audiovideo delle lezioni, rendendo la proposta delle scuole commerciali di Counseling, che obbligano a una antiquata frequenza triennale in aula, assolutamente inutile,  oltre che esageratamente dispendiosa e spesso priva di un impianto teorico e metodologico autonomo.

      Nessuna legge, in nessun paese del mondo impone il possesso di un titolo di studio specifico per l'esercizio dell'attività di counselor, che è una attività libera  e professionalmente regolamentata dal Codice Civile in Italia (articoli 2222  e seguenti).

      Diffidate, quindi, e non esitate a denunciare quelle scuole e organizzazioni che, configurando il reato di truffa, affermano che sia necessario, per svolgere l'attività di counselor legittimamente, il possesso di un titolo da esse e solo da esse rilasciato.

    • Diventare Erborista

      La legge italiana distingue tra il gestore di un negozio di vendita di erbe (comunemente chiamato” erborista”), il preparatore di prodotti a base di erbe (farmacista), il consulente che svolge una attività di informazione, educazione e formazione in materia di benessere tramite l’uso di prodotti ricavati dal mondo vegetale, e il fitoterapeuta, ossia colui che è abilitato a prescrivere farmaci di origine vegetale, già confezionati o da preparare a cura del farmacista, rivolti alla cura di patologie e disturbi.

      Figura professionale

      Per quanto riguarda la prima figura professionale, quello che definiamo erborista è un esercente di punto vendita come tanti altri e non necessita, quindi, di specifici titoli o abilitazioni. Aprire e gestire un erboristeria non richiede assolutamente un Diploma da erborista o un titolo di studio specialistico e accademico. La professione di erborista non è regolamentata dalla legge, a differenza di quella dei farmacisti autorizzati alla preparazione di prodotti erboristici.
      Piuttosto, se svolta come attività di consulenza professionale, sono necessarie competenze e conoscenze non superficiali, e attenzione alla legislazione vigente. Infatti, il consulente in erboristeria non prepara né somministra o prescrive rimedi erboristici o fitoterapici.

      La prima è una competenza che la legge assegna ai farmacisti, la seconda è una prerogativa che spetta solo alla classe medica.

      Il consulente in erborerai, invece, è un esperto della relazione tra il mondo vegetale e il benessere, e quindi informa ed educa a stili di vita sani e eco-compatibili, utilizzando i prodotti che vende (e non prepara, se non è farmacista) al solo scopo di promuovere il benessere e mai per curare disturbi e patologie. Può certamente informare su tali scopi, ma la prescrizione relativa alla loro assunzione spetta solo al medico.
      L'autorevolezza, la serietà e la competenza dell'Accademia di Scienze naturopatiche e della sua Scuola per Consulenti erboristi fa sì che quotidianamente essa riceva richieste di informazioni da parte di persone che vogliono diventare erborista frequentando una scuola di erboristeria.

      Cosa dice la Legge

      Chiariamo subito come non è necessario frequentare alcuna scuola o università per aprire e gestire un'erboristeria. 
      A differenza di farmacie e parafarmacie, le erboristerie, infatti, sono considerate dalla legge come qualsiasi altro negozio di vendita di prodotti, il quale deve sottostare alle norme generali e a quelle comunali o regionali che regolano l'esercizio delle attività commerciali.
      Ribadiamo ancora una volta, quindi, che è ingannevole e truffaldino pubblicizzare il conseguimento di un qualche titolo di erborista presso qualsiasi scuola allo scopo di poter esercitare l'attività di esercente di  negozio di erboristeria.
      Allo stesso modo, è ingannevole e truffaldino prospettare la possibilità, per chi non sia farmacista o specificamente laureato in scienze e tecniche erboristiche, di preparare e vendere prodotti e complessi erboristici lavorati artigianalmente e privatamente.
      Da ultimo, si ricordi che è ingannevole e truffaldino prospettare la possibilità per chi consegua un titolo privato di erborista, di suggerire, indicare o prescrivere prodotti erboristici di qualsiasi tipo per la cura di disturbi o patologie anche lievi, essendo tale possibilità prerogativa esclusiva della classe medica. Infatti, è di fondamentale importanza distinguere la figura dell'erborista da quella del farmacista e definire quali siano le relative competenze. Sia ben chiaro che la figura e la qualifica di erborista non esiste più da quando essa è stata sostituita, ormai molti anni fa, da quella di farmacista e specificamente di dottore in scienze e tecniche erboristiche, titolo acquisibile esclusivamente attraverso il percorso triennale di laurea, con frequenza obbligatoria, presso le facoltà di farmacia delle università italiane.
      Raccolta, conservazione, preparazione e formulazione di complessi erboristici medicinali, ossia di rimedi per la cura di disturbi e patologie basati sulla scelta e sulla lavorazione di piante medicinali e officinali, è attività di esclusiva competenza dei soli laureati in scienze e tecniche erboristiche o farmacisti. 
      La preparazione di tinture madri, olii essenziali, preparazioni per tisane e decotti a scopo di cura di disturbi e patologie sono quindi di esclusiva competenza del farmacista, non dell'erborista. Nessun titolo di erborista, in qualunque  modo conseguito, permette di svolgere queste attività che sono di competenza esclusivamente della classe dei farmacisti, a norma di legge.

      Naturalmente, la "vendita" di prodotti erboristici già confezionati dalle aziende produttrici è invece un'attività legittimamente praticabile dall'erborista come da qualunque altro gestore, secondo le disposizioni generali e specifiche in materia di gestione di un punto vendita, per le quali è necessario rivolgersi a un commercialista o agli uffici della Camera di Commercio locale.

      Quindi, nessuno può impedire al privato di coltivare, raccogliere, distillare, preparare in qualunque modo prodotti di derivazione erboristica ma tali prodotti non potranno essere messi in commercio se non previa specifica autorizzazione, la quale deve soddisfare i requisiti imposti dalla legge e che richiedono, tra l'altro, il possesso nel preparatore del titolo di dottore in scienze e tecniche erboristiche o farmacista. La legge italiana non vieta di erogare corsi che insegnano a preparare prodotti derivati da piante medicinali ma vieta, nella maniera più assoluta, che tali preparazioni possano essere effettuate a scopo di vendita di tali prodotti. Colui che gestisce un negozio di erboristeria, quindi,  può anche imparare a produrre i prodotti erboristici, ma non può né venderli, ne prescriverli.
      Ribadiamo, quindi, che è possibile per chiunque frequentare un corso che insegni a preparare prodotti erboristici, purché ciò non venga realizzato a titolo professionale, ossia per uso privato o per nobile ma semplice interesse e cultura personale.

      Come diventare Consulente in Scienze erboristiche

      L'attività di consulente in erboristeria, insegnata dall'Accademia di Scienze Naturopatiche, con la certificazione di Unipsi ed il riconoscimento della Federazione Italiana Naturopati, non può e non vuole sovrapporsi a quella svolta a seguito di percorso accademico in scienze e tecniche erboristiche.

      Essa ha un'altra finalità e funzione, ossia quella di fornire, come libero professionista o come erborista o  gestore di un punto vendita di alimenti e prodotti naturali, una informazione seria, autorevole e competente, in ordine a virtù, qualità, caratteristiche, funzioni ed eventuali effetti collaterali relativi all'uso di erbe per la salute, rinviando eventuali diagnosi e prescrizioni terapeutiche al medico curante. L'attività di consulenza in materia di scienze erboristiche, infatti, è l'unica che può essere legittimamente svolta senza invadere l'ambito di competenza di altre categorie professionali: i farmacisti, per quanto riguarda la preparazione di prodotti erboristici medicinali, e i medici, per quanto riguarda la loro prescrizione.

      Ribadiamo quindi, in conclusione, che chiunque consegua un titolo di erborista a seguito di percorso di studi nel quale venga insegnata la preparazione di complessi erboristici medicinali, commette un preciso reato se prepara e vende  tali prodotti senza essere farmacista e commette un altro reato, di abuso della professione medica, se suggerisce o prescrive questi prodotti a seguito di valutazione diagnostica del disturbo lamentato dal cliente (come purtroppo viene insegnato abitualmente nelle scuole e nei corsi di erboristeria commerciali).

    • Scuole di Naturopatia riconosciute

      Il primo, fondamentale requisito che una scuola di Naturopatia deve possedere, a norma delle Linee guida europee e ai fini del riconoscimento della Federazione Italiana Naturopati, è quello di insegnare la pratica della promozione del benessere, e non quella della cosiddetta medicina “naturale”.

      Scuole riconosciute

      La Naturopatia non è medicina. E’ quindi ingannevole, oltre che comportamento che istiga all’esercizio abusivo della professione medica, il fatto che una scuola si dichiari nella sua stessa denominazione scuola di “Medicina” di qualche tipo. Così come è illegale insegnare a chi non è medico a somministrare cure e rimedi per la cura di disturbi e patologie, credendo di porsi al riparo della legge per il fatto di definire la malattie “squilibri” e i farmaci e le cure “rimedi naturali o energetici”.

      Se una scuola insegna a chi non è medico a curare patologie con erbe, integratori, massaggi, diete e così via, sta insegnando medicina, non naturopatia. I più ignoranti tra i commercianti senza scrupoli che vendono diplomi di naturopatia si azzardano persino a indicare nella prevenzione e nel “ripristino dell’omeostasi” (atti rigorosamente medici) l’attività del naturopata, chiamano i clienti “pazienti” e parlano disinvoltamente di protocolli, terapie e trattamenti per prevenire e curare disturbi di ogni tipo, o ancora qualificano il titolo rilasciato come quello di “medico naturopata”.

      Verificate facilmente se le scuole di naturopatia che state valutando sono riconosciute dalla Federazione Italiana Naturopati e valutate la loro validità  in base ai criteri di conformità alle Linee Guida Europee e alle Direttive dell'OMS.



      Criteri da rispettare

      Chiedete alle scuole cui siete interessati che vi dichiarino con chiarezza e per iscritto se esse rispondono ai requisiti e ai criteri fondamentali per il riconoscimento da parte della Federazione Italiana Naturopati:

      • Scuola operativa da almeno venti anni

      • Materiale didattico fornito agli allievi sempre incluso nel costo ed il cui elenco dettagliato sia consultabile, prima dell'iscrizione, tramite apposito Piano di studi.

      • Ambito di competenza e operatività in materia sociale, culturale, educativa, espressamente al di fuori dell’ambito medico-sanitario.

      • Esclusione di ogni finalità diagnostica e terapeutica in senso medico e psicologico delle discipline insegnate nelle nuove professioni.

      • Possibilità di iscrizione in qualsiasi momento dell’anno (fino ad esaurimento dei posti disponibili) e conseguimento del Diploma nei tempi stabiliti dall’allievo stesso, ossia senza calendari prefissati che delimitano i periodi in cui è possibile sostenere gli esami.

      • Numero chiuso e selezione dei candidati, i quali devono rispondere a precisi requisiti di rispetto delle Linee Guida europee

      • Monte ore certificato: almeno 1800 ore verificabili e reali corrispondenti ad almeno 6000 pagine di materiale didattico verificabili

      • Diploma finale (non Attestato) che certifichi il superamento di esami scritti e verificabili e lo studio di almeno 6000 pagine di materiale didattico

      • Possibilità di accedere al Registro nazionale: l’appartenenza al Registro Nazionale AssoConsulting è garanzia di competenza e professionalità certificata e richiede il superamento di un Esame Nazionale da svolgersi on line, purché si sia in possesso dei requisiti di cui sopra. 

      Per consultare tutte le Linee guida ed i criteri previsti da Federazione italiana Naturopati ai fini del riconoscimento delle scuole di naturopatia cliccare sul seguente link:


      Naturalmente , tutte le Scuole certificate da Unipsi
      godono del riconoscimento della Federazione Italiana Naturopati e/o della Federazione Italiana Counseling:

    • Scelta della Scuola di Naturopatia

      La scelta di una scuola valida e che consenta l’esercizio professionale libero e legittimo in tutti i paesi dell’Unione europea è oggi più facile e sicura e garantita.

      E’ sufficiente consultare la pagina del sito della Federazione Italiana Naturopati, dedicata all’Elenco ufficiale delle scuole di Naturopatia riconosciute, le quali offrono la garanzia di aver superato i rigidi controlli di validità dei Garanti della Federazione Italiana Naturopati, per scegliere con sicurezza e serenità la scuola che meglio risponde alle proprie esigenze di studio, di vita e professionali.

      Si ricorda che oltre ai criteri che ogni scuola seria deve rispettare dal punto di vista del funzionamento, della qualità dei contenuti e della modalità di erogazione delle lezioni al fine del conseguimento del Diploma, tutte le scuole che ambiscono al prestigioso riconoscimento della Federazione Italiana Naturopati devono fornire precise garanzie di rispetto, innanzitutto, di questi due fondamentali principi:

      • Ambito di competenza e operatività in materia sociale, culturale, educativa, espressamente al di fuori dell’ambito medico-sanitario.
      • Finalità di promozione del benessere ed esclusione di ogni finalità diagnostica e terapeutica in senso medico e psicologico delle discipline insegnate nelle nuove professioni.
      Quindi, restano escluse dalla possibilità di riconoscimento della validità professionale da parte della Federazione Italiana Naturopati - in quanto violano le disposizioni delle Linee Guida europee - tutte le scuole commerciali e amatoriali le quali operano da meno di venti anni, insegnano la pratica della medicina naturale (uso di erbe, rimedi e trattamenti “naturali” per la cura di alterazioni dello stato di salute), impostate su poche decine di ore di videolezioni o lezioni in presenza, con Monte ore inferiore a 1800, materiale didattico inferiore alle 4800 pagine di testi totali, costi superiori ai 2000 euro, mancanza di Comitato scientifico e docente costituto esclusivamente di laureati con esperienza professionale ventennale in Scienze naturopatiche e del benessere.
      Tali scuole sono prive di validità a norma delle
      Linee guida europee, non consentono l’accesso al Tirocinio supervisionato online e all’Esame nazionale per l’inserimento nel Registro Nazionale Professionale AssoConsulting,  ma possono essere frequentate, in quanto amatoriali, per proprio diletto o cultura personale, mentre è vivamente raccomandato il fatto di non considerarle utili ai fini della pratica professionale, in quanto espongono al rischio di denuncia per esercizio abusivo della professione medica.
      Tutte le scuole certificate da UNIPSI godono del riconoscimento ufficiale della
       Federazione Italiana Naturopati

    • Naturopatia Scientifica: definizione

      La Naturopatia scientifica è quella branca delle scienze naturopatiche fondata dal dr. Guido A. Morina, all'interno delle più ampie Scienze del benessere. La Scuola di Naturopatia scientifica è solo quella certificata da UNIPSI, l'unica a proporre una formazione autonoma e conforme alla legislazione vigente

      UNIPSI è l'unica scuola che insegna la naturopatia scientifica. Ma che cos'è la naturopatia scientifica, e perché non va assolutamente confusa con quella tradizionale?

      Esiste un solo modo eticamente corretto, legalmente praticabile e legislativamente riconosciuto di esercitare l'attività di naturopata, ed è quello di praticarla come attività di consulenza in naturopatia scientifica, ossia in materia di stili di vita naturali e di promozione della salute e del benessere. Tutto questo è insegnato soltanto dalle scuole che si ispirano ai principi della naturopatia scientifica dell'Università popolare di scienze della salute psicologiche e sociali di Torino, l'Organizzazione più autorevole in ambito naturopatico anche per l'importanza  degli studi, dei manuali e dei testi editi dalla sua Casa editrice in materia di scienze della salute e naturopatia.
      Il
      fondatore delle scienze naturopatiche e della prima Scuola di Naturopatia scientifica è il più autorevole esperto in Naturopatia a livello europeo, il dr. Guido A. Morina, il quale vanta, tra l'altro, ben quattro titoli di laurea, tutti conseguiti con la votazione di centodieci con lode, oltre a innumerevoli altri titoli in svariate scienze e discipline. Tutte le scuole di naturopatia in circolazione sono scuole commerciali che insegnano ciò che la maggior parte delle persone vorrebbe praticare, e cioè la medicina allopatica, mascherandola sotto la forma di cure naturali. Tuttavia, la naturopatia commerciale resta una forma di medicina che, combattendo patologie di vario tipo, resta di assoluta ed esclusiva competenza della classe medica e del personale sanitario abilitato. Non c'è alcuna speranza, né alcun motivo, che venga istituita la figura del naturopata,  così come propagandato dalle scuole commerciali di naturopatia, se non sotto forma di specializzazione medica, in quanto tale attività si configura come nient'altro che la somministrazione di cure e rimedi naturali per la cura di malattie, con ciò violando apertamente la legge e configurando il reato di esercizio abusivo della professione medica. La naturopatia scientifica è quindi prima di tutto una filosofia di vita, e come tale può essere insegnata o inserita all'interno di un programma di consulenza che educhi a migliorare la qualità della vita. Tutto ciò in base a principi, criteri e dati rigorosamente scientifici, e non affidandosi a cure magiche sconfessate dalla storia e dalla scienza o a cure di fantasia che configurano il reato di  abuso della credulità popolare. La classe medica è più che disponibile a lavorare con professionisti che concepiscano la naturopatia come consulenza in materia di stile di vita ma combatterà ogni tentativo, come quello posto in atto da anni dalle scuole di naturopatia commerciale, di mascherare sotto questo nome una attività di tipo clinico rivolta alla cura di patologie. Dr. Mario De Angelis

    • Consulente in erboristeria o erborista?

      Cosa dice la Legge Italiana riguardo all'esercizio legittimo della professione di Consulente naturopatico in erboristeria

      La legge italiana non ha mai attribuito la qualifica di erborista a specifici laureati in determinate facoltà universitarie escludendo nel contempo che il termine possa essere utilizzato anche da altri. Tant’è vero che la legge italiana, per esempio, ha istituito all'interno della facoltà di Farmacia il corso di laurea in Scienze e tecniche erboristiche, attribuendo ad esso precisi ambiti di operatività e competenza, i quali, tuttavia, non coprono evidentemente l'intero ambito di studio e di applicazione pratica della relazione tra l'uomo e l'ambiente e il mondo vegetale.

      La qualifica di erborista, quindi, non è prerogativa legalmente prevista da nessuna legge dello Stato, perché non esiste uno specifico corso di laurea e un Albo professionale degli Erboristi.
      I laureati in farmacia si occupino degli aspetti biochimici, farmacognosici e clinici del mondo vegetale: nessuno intende mettere in discussione la loro competenza esclusiva, ma non rivendichino titoli e competenze che non appartengono loro, ma fanno parte della cultura e della tradizione e si riferiscono a un rapporto con il mondo vegetale improntato alla ricerca del benessere che essi non conoscono. Il termine erborista è un termine generico che non ha neppure una accezione necessariamente clinica, perché esso comprende attività di consulenza, educazione e divulgazione scientifica in materia di utilizzo di erbe (come quelle da noi insegnate), ma non implica necessariamente una attività diagnostica, terapeutica, di formulazione di programmi dietetici, di prescrizione di farmaci e rimedi, di preparazione di prodotti per uso terapeutico, cosmetico e officinale in genere.
      Quindi, non esiste l'Albo professionale degli Erboristi, specificamente istituito da una legge dello Stato che regoli l'attività esclusiva dell'erborista. Il termine "erborista" non qualifica i soli laureati in Scienze e Tecniche erboristiche, i quali svolgono abitualmente una attività puramente operativa di ricerca e produzione e non conoscono neppure i principi della consulenza in materia di benessere. Esso è un termine generico adottabile da chiunque conosca, studi e applichi professionalmente le sue competenze che riguardano il rapporto dell'essere umano col mondo vegetale. Quindi, la qualifica di Consulente in erboristeria, come quella che si consegue tramite il
      corso online certificato da Unipsi, è pienamente legittima e compete, tra gli altri, a coloro che abbiano seguito la formazione delle nostre scuole e non a coloro che della relazione col mondo vegetale hanno imparato solo gli aspetti biochimici e clinici, senza alcuna competenza per quanto riguarda la comunicazione nella relazione col cliente e la ricerca di una condizione di benessere in senso globale.

    • Naturopatia Scientifica

      La Naturopatia scientifica è quella branca delle scienze naturopatiche fondata dal dr. Guido A. Morina, all'interno delle più ampie Scienze del benessere. La Scuola di Naturopatia scientifica è solo quella certificata da UNIPSI, l'unica a proporre una formazione autonoma e conforme alla legislazione vigente

      UNIPSI è l'unica scuola che insegna la naturopatia scientifica. Ma che cos'è la naturopatia scientifica, e perché non va assolutamente confusa con quella tradizionale?

      Esiste un solo modo eticamente corretto, legalmente praticabile e legislativamente riconosciuto di esercitare l'attività di naturopata, ed è quello di praticarla come attività di consulenza in naturopatia scientifica, ossia in materia di stili di vita naturali e di promozione della salute e del benessere. Tutto questo è insegnato soltanto dalle scuole che si ispirano ai principi della naturopatia scientifica dell'Università popolare di scienze della salute psicologiche e sociali di Torino, l'Organizzazione più autorevole in ambito naturopatico anche per l'importanza  degli studi, dei manuali e dei testi editi dalla sua Casa editrice in materia di scienze della salute e naturopatia.
      Il
      fondatore delle scienze naturopatiche e della prima Scuola di Naturopatia scientifica è il più autorevole esperto in Naturopatia a livello europeo, il dr. Guido A. Morina, il quale vanta, tra l'altro, ben quattro titoli di laurea, tutti conseguiti con la votazione di centodieci con lode, oltre a innumerevoli altri titoli in svariate scienze e discipline. Tutte le scuole di naturopatia in circolazione sono scuole commerciali che insegnano ciò che la maggior parte delle persone vorrebbe praticare, e cioè la medicina allopatica, mascherandola sotto la forma di cure naturali. Tuttavia, la naturopatia commerciale resta una forma di medicina che, combattendo patologie di vario tipo, resta di assoluta ed esclusiva competenza della classe medica e del personale sanitario abilitato. Non c'è alcuna speranza, né alcun motivo, che venga istituita la figura del naturopata,  così come propagandato dalle scuole commerciali di naturopatia, se non sotto forma di specializzazione medica, in quanto tale attività si configura come nient'altro che la somministrazione di cure e rimedi naturali per la cura di malattie, con ciò violando apertamente la legge e configurando il reato di esercizio abusivo della professione medica. La naturopatia scientifica è quindi prima di tutto una filosofia di vita, e come tale può essere insegnata o inserita all'interno di un programma di consulenza che educhi a migliorare la qualità della vita. Tutto ciò in base a principi, criteri e dati rigorosamente scientifici, e non affidandosi a cure magiche sconfessate dalla storia e dalla scienza o a cure di fantasia che configurano il reato di  abuso della credulità popolare. La classe medica è più che disponibile a lavorare con professionisti che concepiscano la naturopatia come consulenza in materia di stile di vita ma combatterà ogni tentativo, come quello posto in atto da anni dalle scuole di naturopatia commerciale, di mascherare sotto questo nome una attività di tipo clinico rivolta alla cura di patologie. Dr. Mario De Angelis

    • Consulente in erboristeria

      Cosa dice la Legge Italiana riguardo all'esercizio legittimo della professione di consulente in erboristeria

      La legge italiana non ha mai attribuito la qualifica di erborista a specifici laureati in determinate facoltà universitarie escludendo nel contempo che il termine possa essere utilizzato anche da altri. Tant’è vero che la legge italiana, per esempio, ha istituito all'interno della facoltà di Farmacia il corso di laurea in Scienze e tecniche erboristiche, attribuendo ad esso precisi ambiti di operatività e competenza, i quali, tuttavia, non coprono evidentemente l'intero ambito di studio e di applicazione pratica della relazione tra l'uomo e l'ambiente e il mondo vegetale.

      La qualifica di erborista, quindi, non è prerogativa legalmente prevista da nessuna legge dello Stato, perché non esiste uno specifico corso di laurea e un Albo professionale degli Erboristi.
      I laureati in farmacia si occupino degli aspetti biochimici, farmacognosici e clinici del mondo vegetale: nessuno intende mettere in discussione la loro competenza esclusiva, ma non rivendichino titoli e competenze che non appartengono loro, ma fanno parte della cultura e della tradizione e si riferiscono a un rapporto con il mondo vegetale improntato alla ricerca del benessere che essi non conoscono. Il termine erborista è un termine generico che non ha neppure una accezione necessariamente clinica, perché esso comprende attività di consulenza, educazione e divulgazione scientifica in materia di utilizzo di erbe (come quelle da noi insegnate), ma non implica necessariamente una attività diagnostica, terapeutica, di formulazione di programmi dietetici, di prescrizione di farmaci e rimedi, di preparazione di prodotti per uso terapeutico, cosmetico e officinale in genere.
      Quindi, non esiste l'Albo professionale degli Erboristi, specificamente istituito da una legge dello Stato che regoli l'attività esclusiva dell'erborista. Il termine "erborista" non qualifica i soli laureati in Scienze e Tecniche erboristiche, i quali svolgono abitualmente una attività puramente operativa di ricerca e produzione e non conoscono neppure i principi della consulenza in materia di benessere. Esso è un termine generico adottabile da chiunque conosca, studi e applichi professionalmente le sue competenze che riguardano il rapporto dell'essere umano col mondo vegetale. Quindi, la qualifica di Consulente in erboristeria, come quella che si consegue tramite il
      corso online certificato da Unipsi, è pienamente legittima e compete, tra gli altri, a coloro che abbiano seguito la formazione delle nostre scuole e non a coloro che della relazione col mondo vegetale hanno imparato solo gli aspetti biochimici e clinici, senza alcuna competenza per quanto riguarda la comunicazione nella relazione col cliente e la ricerca di una condizione di benessere in senso globale.

    • Diventare Counselor

      In questo articolo facciamo chiarezza sul percorso per diventare Counselor ad indirizzo psicobiologico, tramite il percorso di studi proposto dalla scuola SSCP, certificata da UNIPSI e riconosciuta dalla Federazione Italiana Counseling, il quale consente il libero, competente e legittimo esercizio dell'attività di counselor con partita IVA a norma degli articoli 2222 seguenti del codice civile.  La consulenza psicobiologica è rivolta alla promozione del benessere e alla ricerca della qualità della vita, e si fonda su impianto teorico, metodo, contenuto, scopi elaborati dal Comitato scientifico di UNIPSI.

      Posso esercitare l'attività di Counselor in Italia?

      Non esiste, contrariamente a quanto alcuni psicologi vorrebbero far credere, un diritto esclusivo riservato dalla legge agli psicologi (e un conseguente divieto a tutte le altre categorie professionali) di occuparsi del benessere delle persone.

      Tanto più che esso si realizza impegnandosi attivamente per seguire uno stile dei vita attivo e sano tramite la cura del corpo (alimentazione, sonno corretto, attività fisica) della mente (studio, ricerca scientifica, pratica artistica) e dello spirito (riflessione filosofica applicata alla vita quotidiana), le quali sono tutte attività estranee alla formazione accademica degli psicologi i quali, invece, si occupano di diagnosi, cura del disagio esistenziale, sociale o psicologico, di disturbi mentali e di ripristinare la salute mentale perduta, non certo di migliorarla e mantenerla tramite una consulenza sullo stile di vita.

      In altre parole, gli psicologi rivendicano il loro diritto esclusivo alla cura del benessere, ma non hanno mai studiato in che cosa essa consista e non sanno come realizzarla, mentre sono ferratissimi nella psicodiagnosi e nella psicopatologia, ponendosi al di fuori dell’ambito educativo e formativo della ricerca del benessere, e collocandosi in quello sanitario della cura delle malattie.

      Il Counseling Psicobiologico

      Il Counseling psicobiologico non si fonda su contenuti della psicologia clinica, non ha nessun interesse alla formulazione di diagnosi e tantomeno di cura di patologie e disturbi di qualsiasi tipo, essendo esclusivamente rivolto alla cura del benessere, in maniera autonoma e totalmente estranea all'ambito medico, psicologico, clinico e sanitario.

      Il counseling tradizionale, invece, questo sì, si fonda sulla psicologia clinica e sulla psicopatologia ed è un approccio riservato agli psicologi. Tutto l’insegnamento delle scuole commerciali di counseling psicologico si fonda sullo studio delle basi elementari della psicologia generale, dello sviluppo e della psicologia clinica, sulla diagnostica basata sulle categorie patologiche delineate dal DSM-5, sull’uso di strumenti diagnostici e terapeutici di competenza esclusiva degli psicologi.
      Come le facoltà di psicologia e le scuole di specializzazione per psicoterapeuti, anche le scuole di counseling psicologico ignorano totalmente lo studio approfondito (svolto dalle nostre scuole) su tutti gli aspetti della vita delle persone che la rendono degna di essere vissuta, come l’amicizia, l’amore, il rispetto per l’ambiente, la cura di sé e del prossimo su basi rigorosamente scientifiche.

      Per questo gli psicologi dovrebbero contrastare l’insegnamento e la pratica commerciale del counseling psicologico, in quanto essa viola effettivamente le competenze degli psicologi. Esso è nato per esigenze commerciali, ossia per sfruttare l’ingenuità delle innumerevoli persone che avrebbero volto studiare psicologia ma per vari motivi non hanno potuto realizzare questo sogno. Le scuole di counseling psicologico tradizionale assolvono questo compito facendo credere che il counseling da esse insegnato sia una forma annacquata, ridotta e facilitata della psicoterapia, e come tale praticabile anche da chi non è psicologo. Falso, naturalmente, perché esso si limita a proporre ai suoi sprovveduti aspiranti psicologi di serie “B” a svolgere alcune attività (queste sì, riservate dalla legge agli psicologi), ma senza la necessaria preparazione e competenza.

      Per questo motivo il counseling psicobiologico, quello filosofico e quello olistico devono rivendicare una loro totale autonomia rispetto alla psicologia, la psicoterapia e il counseling psicologico e la piena legittimità della loro attività di educazione, consulenza e formazione per il benessere.

      Il Counseling Psicobiologico si fonda sulla Psicobiologia del comportamento umano, e non è un semplice approccio, ma una disciplina su rigorose basi scientifiche e una libera attività professionale che si fonda sulla formazione e  sulla consulenza in materia di stile e qualità della vita.

      Non esistono, e affermare il contrario costituisce pubblicità ingannevole o vera e propria truffa, percorsi preferenziali offerti da scuole di Counseling e relative ad associazioni di categoria che abilitino all'esercizio di questa professione e i cui titoli costituiscano presupposto necessario per l'esercizio dell'attività di counselor.

      Non esiste neppure l'obbligo, per frequentare una scuola di counseling ed esercitare tale attività, del possesso di un titolo di laurea triennale e tantomeno l'obbligo, l'opportunità e l'utilità di assistere a lezioni in presenza in aula. Ogni affermazione che induca credere a questo dato falso sarà perseguita per legge.

      La Legge N°4 del 2013:

      La legge n° 4 del 2013, nata per regolamentare l'attività di categorie professionali come gli amministratori di condominio, esperti e tecnici in ecologia ambientale, ecc., è stata abilmente sfruttata da naturopati, guaritori e counselor per fornire al pubblico una illusoria forma di legittimazione. Essa non regolamenta nessuna attività professionale, ma lascia libere le associazioni di definire i criteri di appartenenza ad esse, ai fini dell'attività professionale, e quindi rende il panorama del Counseling ancora più confuso di quello precedente. In esso decine di associazioni di categoria, ognuna in maniera autonoma e in contrasto con le altre, proponevano, e propongono, il loro indirizzo e le loro regole ai fini dell'esercizio dell'attività di Counseling. Se questa fosse davvero legislativamente regolamentata, non esisterebbero così tante associazioni di categoria e il Counseling avrebbe una sua definizione fondamentalmente univoca.

      La Scuola di Counseling online:

      Se si desidera apprendere le competenze del counseling psicobiologico, l'offerta formativa della Scuola SSCP è la più autorevole, per l'impianto teorico originale e autonomo delle sue scuole, oltre che la più economica, in quanto gestita da una associazione culturale di ricerca scientifica senza scopo di lucro. 

      La Scuola Superiore SSCP permette di conseguire il diploma di counselor ad indirizzo psicobiologico (Monte ore certificato pari a 1800, in conformità con i requisiti richiesti per l'accreditamento da parte della Federazione Italiana Counseling). 

      Lo studio si svolge su materiale didattico appositamente redatto per la formazione a distanza delle nostre scuole, ed è il più corposo, approfondito e completo a livello europeo, essendo costituito, come richiedono le Linee guida europee, di manuali e testi di livello universitario esclusivi per un totale superiore a 6000 pagine totali. Tutto il materiale didattico è incluso, resta in possesso dell'allievo per sempre ed è interamente consultabile tramite il Piano di studi del corso pubblicato sul sito della Scuola Superiore SSCP.

      Il corso è composto da 4 moduli, ognuno dei quali ha un costo di € 380, senza mai altre spese.

      Tutto il percorso si svolge interamente a distanza. Le scuole certificate UNIPSI sono le uniche a fornire un monte ore totale superiore a 1800, a un costo enormemente inferiore a quello proposto dalle scuole di Counseling in circolazione, con tempi molto più ridotti.

      Il percorso didattico e formativo è costituito di materiale didattico in forma di dispense, manuali, testi scientifici, audiovideo delle lezioni, rendendo la proposta delle scuole commerciali di Counseling, che obbligano a una antiquata frequenza triennale in aula, assolutamente inutile,  oltre che esageratamente dispendiosa e spesso priva di un impianto teorico e metodologico autonomo.

      Nessuna legge, in nessun paese del mondo impone il possesso di un titolo di studio specifico per l'esercizio dell'attività di counselor, che è una attività libera  e professionalmente regolamentata dal Codice Civile in Italia (articoli 2222  e seguenti).

      Diffidate, quindi, e non esitate a denunciare quelle scuole e organizzazioni che, configurando il reato di truffa, affermano che sia necessario, per svolgere l'attività di counselor legittimamente, il possesso di un titolo da esse e solo da esse rilasciato.

    • Diventare Erborista

      La legge italiana distingue tra il gestore di un negozio di vendita di erbe (comunemente chiamato” erborista”), il preparatore di prodotti a base di erbe (farmacista), il consulente che svolge una attività di informazione, educazione e formazione in materia di benessere tramite l’uso di prodotti ricavati dal mondo vegetale, e il fitoterapeuta, ossia colui che è abilitato a prescrivere farmaci di origine vegetale, già confezionati o da preparare a cura del farmacista, rivolti alla cura di patologie e disturbi.

      Figura professionale

      Per quanto riguarda la prima figura professionale, quello che definiamo erborista è un esercente di punto vendita come tanti altri e non necessita, quindi, di specifici titoli o abilitazioni. Aprire e gestire un erboristeria non richiede assolutamente un Diploma da erborista o un titolo di studio specialistico e accademico. La professione di erborista non è regolamentata dalla legge, a differenza di quella dei farmacisti autorizzati alla preparazione di prodotti erboristici.
      Piuttosto, se svolta come attività di consulenza professionale, sono necessarie competenze e conoscenze non superficiali, e attenzione alla legislazione vigente. Infatti, il consulente in erboristeria non prepara né somministra o prescrive rimedi erboristici o fitoterapici.

      La prima è una competenza che la legge assegna ai farmacisti, la seconda è una prerogativa che spetta solo alla classe medica.

      Il consulente in erborerai, invece, è un esperto della relazione tra il mondo vegetale e il benessere, e quindi informa ed educa a stili di vita sani e eco-compatibili, utilizzando i prodotti che vende (e non prepara, se non è farmacista) al solo scopo di promuovere il benessere e mai per curare disturbi e patologie. Può certamente informare su tali scopi, ma la prescrizione relativa alla loro assunzione spetta solo al medico.
      L'autorevolezza, la serietà e la competenza dell'Accademia di Scienze naturopatiche e della sua Scuola per Consulenti erboristi fa sì che quotidianamente essa riceva richieste di informazioni da parte di persone che vogliono diventare erborista frequentando una scuola di erboristeria.

      Cosa dice la Legge

      Chiariamo subito come non è necessario frequentare alcuna scuola o università per aprire e gestire un'erboristeria. 
      A differenza di farmacie e parafarmacie, le erboristerie, infatti, sono considerate dalla legge come qualsiasi altro negozio di vendita di prodotti, il quale deve sottostare alle norme generali e a quelle comunali o regionali che regolano l'esercizio delle attività commerciali.
      Ribadiamo ancora una volta, quindi, che è ingannevole e truffaldino pubblicizzare il conseguimento di un qualche titolo di erborista presso qualsiasi scuola allo scopo di poter esercitare l'attività di esercente di  negozio di erboristeria.
      Allo stesso modo, è ingannevole e truffaldino prospettare la possibilità, per chi non sia farmacista o specificamente laureato in scienze e tecniche erboristiche, di preparare e vendere prodotti e complessi erboristici lavorati artigianalmente e privatamente.
      Da ultimo, si ricordi che è ingannevole e truffaldino prospettare la possibilità per chi consegua un titolo privato di erborista, di suggerire, indicare o prescrivere prodotti erboristici di qualsiasi tipo per la cura di disturbi o patologie anche lievi, essendo tale possibilità prerogativa esclusiva della classe medica. Infatti, è di fondamentale importanza distinguere la figura dell'erborista da quella del farmacista e definire quali siano le relative competenze. Sia ben chiaro che la figura e la qualifica di erborista non esiste più da quando essa è stata sostituita, ormai molti anni fa, da quella di farmacista e specificamente di dottore in scienze e tecniche erboristiche, titolo acquisibile esclusivamente attraverso il percorso triennale di laurea, con frequenza obbligatoria, presso le facoltà di farmacia delle università italiane.
      Raccolta, conservazione, preparazione e formulazione di complessi erboristici medicinali, ossia di rimedi per la cura di disturbi e patologie basati sulla scelta e sulla lavorazione di piante medicinali e officinali, è attività di esclusiva competenza dei soli laureati in scienze e tecniche erboristiche o farmacisti. 
      La preparazione di tinture madri, olii essenziali, preparazioni per tisane e decotti a scopo di cura di disturbi e patologie sono quindi di esclusiva competenza del farmacista, non dell'erborista. Nessun titolo di erborista, in qualunque  modo conseguito, permette di svolgere queste attività che sono di competenza esclusivamente della classe dei farmacisti, a norma di legge.

      Naturalmente, la "vendita" di prodotti erboristici già confezionati dalle aziende produttrici è invece un'attività legittimamente praticabile dall'erborista come da qualunque altro gestore, secondo le disposizioni generali e specifiche in materia di gestione di un punto vendita, per le quali è necessario rivolgersi a un commercialista o agli uffici della Camera di Commercio locale.

      Quindi, nessuno può impedire al privato di coltivare, raccogliere, distillare, preparare in qualunque modo prodotti di derivazione erboristica ma tali prodotti non potranno essere messi in commercio se non previa specifica autorizzazione, la quale deve soddisfare i requisiti imposti dalla legge e che richiedono, tra l'altro, il possesso nel preparatore del titolo di dottore in scienze e tecniche erboristiche o farmacista. La legge italiana non vieta di erogare corsi che insegnano a preparare prodotti derivati da piante medicinali ma vieta, nella maniera più assoluta, che tali preparazioni possano essere effettuate a scopo di vendita di tali prodotti. Colui che gestisce un negozio di erboristeria, quindi,  può anche imparare a produrre i prodotti erboristici, ma non può né venderli, ne prescriverli.
      Ribadiamo, quindi, che è possibile per chiunque frequentare un corso che insegni a preparare prodotti erboristici, purché ciò non venga realizzato a titolo professionale, ossia per uso privato o per nobile ma semplice interesse e cultura personale.

      Come diventare Consulente in Scienze erboristiche

      L'attività di consulente in erboristeria, insegnata dall'Accademia di Scienze Naturopatiche, con la certificazione di Unipsi ed il riconoscimento della Federazione Italiana Naturopati, non può e non vuole sovrapporsi a quella svolta a seguito di percorso accademico in scienze e tecniche erboristiche.

      Essa ha un'altra finalità e funzione, ossia quella di fornire, come libero professionista o come erborista o  gestore di un punto vendita di alimenti e prodotti naturali, una informazione seria, autorevole e competente, in ordine a virtù, qualità, caratteristiche, funzioni ed eventuali effetti collaterali relativi all'uso di erbe per la salute, rinviando eventuali diagnosi e prescrizioni terapeutiche al medico curante. L'attività di consulenza in materia di scienze erboristiche, infatti, è l'unica che può essere legittimamente svolta senza invadere l'ambito di competenza di altre categorie professionali: i farmacisti, per quanto riguarda la preparazione di prodotti erboristici medicinali, e i medici, per quanto riguarda la loro prescrizione.

      Ribadiamo quindi, in conclusione, che chiunque consegua un titolo di erborista a seguito di percorso di studi nel quale venga insegnata la preparazione di complessi erboristici medicinali, commette un preciso reato se prepara e vende  tali prodotti senza essere farmacista e commette un altro reato, di abuso della professione medica, se suggerisce o prescrive questi prodotti a seguito di valutazione diagnostica del disturbo lamentato dal cliente (come purtroppo viene insegnato abitualmente nelle scuole e nei corsi di erboristeria commerciali).

    • Scuole di Naturopatia riconosciute

      Il primo, fondamentale requisito che una scuola di Naturopatia deve possedere, a norma delle Linee guida europee e ai fini del riconoscimento della Federazione Italiana Naturopati, è quello di insegnare la pratica della promozione del benessere, e non quella della cosiddetta medicina “naturale”.

      Scuole riconosciute

      La Naturopatia non è medicina. E’ quindi ingannevole, oltre che comportamento che istiga all’esercizio abusivo della professione medica, il fatto che una scuola si dichiari nella sua stessa denominazione scuola di “Medicina” di qualche tipo. Così come è illegale insegnare a chi non è medico a somministrare cure e rimedi per la cura di disturbi e patologie, credendo di porsi al riparo della legge per il fatto di definire la malattie “squilibri” e i farmaci e le cure “rimedi naturali o energetici”.

      Se una scuola insegna a chi non è medico a curare patologie con erbe, integratori, massaggi, diete e così via, sta insegnando medicina, non naturopatia. I più ignoranti tra i commercianti senza scrupoli che vendono diplomi di naturopatia si azzardano persino a indicare nella prevenzione e nel “ripristino dell’omeostasi” (atti rigorosamente medici) l’attività del naturopata, chiamano i clienti “pazienti” e parlano disinvoltamente di protocolli, terapie e trattamenti per prevenire e curare disturbi di ogni tipo, o ancora qualificano il titolo rilasciato come quello di “medico naturopata”.

      Verificate facilmente se le scuole di naturopatia che state valutando sono riconosciute dalla Federazione Italiana Naturopati e valutate la loro validità  in base ai criteri di conformità alle Linee Guida Europee e alle Direttive dell'OMS.



      Criteri da rispettare

      Chiedete alle scuole cui siete interessati che vi dichiarino con chiarezza e per iscritto se esse rispondono ai requisiti e ai criteri fondamentali per il riconoscimento da parte della Federazione Italiana Naturopati:

      • Scuola operativa da almeno venti anni

      • Materiale didattico fornito agli allievi sempre incluso nel costo ed il cui elenco dettagliato sia consultabile, prima dell'iscrizione, tramite apposito Piano di studi.

      • Ambito di competenza e operatività in materia sociale, culturale, educativa, espressamente al di fuori dell’ambito medico-sanitario.

      • Esclusione di ogni finalità diagnostica e terapeutica in senso medico e psicologico delle discipline insegnate nelle nuove professioni.

      • Possibilità di iscrizione in qualsiasi momento dell’anno (fino ad esaurimento dei posti disponibili) e conseguimento del Diploma nei tempi stabiliti dall’allievo stesso, ossia senza calendari prefissati che delimitano i periodi in cui è possibile sostenere gli esami.

      • Numero chiuso e selezione dei candidati, i quali devono rispondere a precisi requisiti di rispetto delle Linee Guida europee

      • Monte ore certificato: almeno 1800 ore verificabili e reali corrispondenti ad almeno 6000 pagine di materiale didattico verificabili

      • Diploma finale (non Attestato) che certifichi il superamento di esami scritti e verificabili e lo studio di almeno 6000 pagine di materiale didattico

      • Possibilità di accedere al Registro nazionale: l’appartenenza al Registro Nazionale AssoConsulting è garanzia di competenza e professionalità certificata e richiede il superamento di un Esame Nazionale da svolgersi on line, purché si sia in possesso dei requisiti di cui sopra. 

      Per consultare tutte le Linee guida ed i criteri previsti da Federazione italiana Naturopati ai fini del riconoscimento delle scuole di naturopatia cliccare sul seguente link:


      Naturalmente , tutte le Scuole certificate da Unipsi
      godono del riconoscimento della Federazione Italiana Naturopati e/o della Federazione Italiana Counseling:

    • Scelta della Scuola di Naturopatia

      La scelta di una scuola valida e che consenta l’esercizio professionale libero e legittimo in tutti i paesi dell’Unione europea è oggi più facile e sicura e garantita.

      E’ sufficiente consultare la pagina del sito della Federazione Italiana Naturopati, dedicata all’Elenco ufficiale delle scuole di Naturopatia riconosciute, le quali offrono la garanzia di aver superato i rigidi controlli di validità dei Garanti della Federazione Italiana Naturopati, per scegliere con sicurezza e serenità la scuola che meglio risponde alle proprie esigenze di studio, di vita e professionali.

      Si ricorda che oltre ai criteri che ogni scuola seria deve rispettare dal punto di vista del funzionamento, della qualità dei contenuti e della modalità di erogazione delle lezioni al fine del conseguimento del Diploma, tutte le scuole che ambiscono al prestigioso riconoscimento della Federazione Italiana Naturopati devono fornire precise garanzie di rispetto, innanzitutto, di questi due fondamentali principi:

      • Ambito di competenza e operatività in materia sociale, culturale, educativa, espressamente al di fuori dell’ambito medico-sanitario.
      • Finalità di promozione del benessere ed esclusione di ogni finalità diagnostica e terapeutica in senso medico e psicologico delle discipline insegnate nelle nuove professioni.
      Quindi, restano escluse dalla possibilità di riconoscimento della validità professionale da parte della Federazione Italiana Naturopati - in quanto violano le disposizioni delle Linee Guida europee - tutte le scuole commerciali e amatoriali le quali operano da meno di venti anni, insegnano la pratica della medicina naturale (uso di erbe, rimedi e trattamenti “naturali” per la cura di alterazioni dello stato di salute), impostate su poche decine di ore di videolezioni o lezioni in presenza, con Monte ore inferiore a 1800, materiale didattico inferiore alle 4800 pagine di testi totali, costi superiori ai 2000 euro, mancanza di Comitato scientifico e docente costituto esclusivamente di laureati con esperienza professionale ventennale in Scienze naturopatiche e del benessere.
      Tali scuole sono prive di validità a norma delle
      Linee guida europee, non consentono l’accesso al Tirocinio supervisionato online e all’Esame nazionale per l’inserimento nel Registro Nazionale Professionale AssoConsulting,  ma possono essere frequentate, in quanto amatoriali, per proprio diletto o cultura personale, mentre è vivamente raccomandato il fatto di non considerarle utili ai fini della pratica professionale, in quanto espongono al rischio di denuncia per esercizio abusivo della professione medica.
      Tutte le scuole certificate da UNIPSI godono del riconoscimento ufficiale della
       Federazione Italiana Naturopati